DAL GIORNALE DI BRESCIA DEL 22 APRILE 1977
Un albero secolare ornato con una scultura
Bornato celebra oggi la festa della romiglia.
Sotto le sue fronde i fidanzati si scambiano promesse
- di Tamagnini -
Sotto le sue fronde i fidanzati si scambiano promesse
- di Tamagnini -
La romiglia o meglio la "rumelgia" come si dice in dialetto, è diventata un pò il simbolo di questa popolosa frazione di Cazzago. Un simbolo che ricorda i tempi andati, tanti e tanti anni fa, quando lungo la strada antica che da Brescia porta a Bergamo, passando appunto da Bornato, le romiglie erano numerose, una dietro l'altra, a dare un poco di ombra al viandante, a offrirgli un appoggio per il meritato riposo, dopo i passi nella polvere.
Ora lungo la strada, è rimasta solo quella, la vecchia "rumelgia" di via Pieve Vecchia. I naturalisti dicono che ha un età che si aggira intorno ai tre secoli, ma per la gente del posto è molto più suggestivo e poetico, pensare che l'albero sia più vecchio, che sia stato testimone di vicende remote.
La vecchia "rumelgia" è rimasta l'unica ma non è rimasta sola. Attorno al suo trocnco si sono dati appuntamento tanti giovani, tanti sogni sono stati fatti all'ombra dei suoi rami, sogni che spesso son diventati realtà, tanti discorsi di quei giovani, diventati poi vecchi, si sono intrecciati tra le sue foglie. La romiglia è diventato un punto di riferimento, anche storico, dicono coloro, e sono un gruppo di cittadini, che hanno pensato di creare attorno a questo albero secolare, sulla base della sua leggenda, un'occasione di festa che coinvolga tutti gli alberi di Bornato ed anche un pò quelli dei centri vicini. E l'occasione, forse anche cercata, viene dall'inaugurazione di un monumento particolare, la testa del Cristo scolpita appunto nella romiglia e che la gente del posto già ha chiamato il "Cristo della rumiglia". La scultura è opera dell'artista Francesco Lorandi di Nuvolera.
Così è nata la festa. E l'inizio si avrà sabato sera, 23 aprile, alle 20.30 con la Messa concelebrata da tutti i sacerdoti di Bornato. Subito dopo ci sarà l'inaugurazione e la benedizione del Cristo, prima di finire la serata con le musiche del "Duo chitarre Folk" e del complesso CAB.
I festeggiamenti riprenderanno domenica alle 15; con il corpo bandistico, le mini e maxi majorettes di Gussago, che daranno vita ad un carosello folcloristico per le vie di Bornato. La musica folk concluderà la serata. Il tutto ovviamerente sarà accompagnato, secondo la migliore tradizione, da panini imbottiti da ottimo salame e da buon vino nostrano, di quello genuino della Franciacorta.
Ora lungo la strada, è rimasta solo quella, la vecchia "rumelgia" di via Pieve Vecchia. I naturalisti dicono che ha un età che si aggira intorno ai tre secoli, ma per la gente del posto è molto più suggestivo e poetico, pensare che l'albero sia più vecchio, che sia stato testimone di vicende remote.
La vecchia "rumelgia" è rimasta l'unica ma non è rimasta sola. Attorno al suo trocnco si sono dati appuntamento tanti giovani, tanti sogni sono stati fatti all'ombra dei suoi rami, sogni che spesso son diventati realtà, tanti discorsi di quei giovani, diventati poi vecchi, si sono intrecciati tra le sue foglie. La romiglia è diventato un punto di riferimento, anche storico, dicono coloro, e sono un gruppo di cittadini, che hanno pensato di creare attorno a questo albero secolare, sulla base della sua leggenda, un'occasione di festa che coinvolga tutti gli alberi di Bornato ed anche un pò quelli dei centri vicini. E l'occasione, forse anche cercata, viene dall'inaugurazione di un monumento particolare, la testa del Cristo scolpita appunto nella romiglia e che la gente del posto già ha chiamato il "Cristo della rumiglia". La scultura è opera dell'artista Francesco Lorandi di Nuvolera.
Così è nata la festa. E l'inizio si avrà sabato sera, 23 aprile, alle 20.30 con la Messa concelebrata da tutti i sacerdoti di Bornato. Subito dopo ci sarà l'inaugurazione e la benedizione del Cristo, prima di finire la serata con le musiche del "Duo chitarre Folk" e del complesso CAB.
I festeggiamenti riprenderanno domenica alle 15; con il corpo bandistico, le mini e maxi majorettes di Gussago, che daranno vita ad un carosello folcloristico per le vie di Bornato. La musica folk concluderà la serata. Il tutto ovviamerente sarà accompagnato, secondo la migliore tradizione, da panini imbottiti da ottimo salame e da buon vino nostrano, di quello genuino della Franciacorta.
DAL GIORNALE DI BRESCIA DEL 31 MAGGIO 2002 VENERDI'
LA TRADIZIONE RIVIVE DOMANI SERA
Festa della Romiglia
- di Luisa Mangiarini -
Il Gruppo "Amici del Cristo della Romiglia" di Bornato, in collaborazione con la Pro Loco di Cazzago, rinnova per domani, sabato 1 giugno alle 20, l'appuntamento con la festa dedicata al volto di Gesù, scolpito nell'ultra secolare tronco delle Romiglia: albero che per le famiglie della contrada Villa rappresenta un importante simbolo del passato.
Quando, non essendoci nè la televisione nè le mille opportunità sia diurne che serali offerte all'uomo di oggi per il tempo libero, la gente, soprattutto nelle calde giornate estive, soleva sedersi sulla grossa panca di pietra addossata al fusto dela romiglia per chiacchierare del più e del meno e godere del fresco delle sue ombrose fronde, mentre i bambini gustavano i deliziosi frutti di questa pianta.
A rendere ancora più significativo quest'albero, che troneggia da oltre trecento anni all'incrocio tra via San Bartolomeo e Via pieve Vecchia, contribuisce da ormai 26 anni, la scultura del Cristo, realizzata dal compianto artista bresciano, Francesco Lorandi e nel 2001 sostituito per gravi danni provocati da una malattia del legno da una nuova scultura opera di Luigi Bormetti artista di Ponte di Legno voluta dal gruppo di amici spontaneamente costituitosi con sede nel vicino bar "Da Clelia".
E la festa di sabato vuole ricordare tutti questi eventi nel 26° anniversario di presenza della scultura e rendere omaggio al Cristo che dall'alto della nicchia in cui è collocato protegge quanti transitano per questa via centrale del paese.
In un mix tra sacro e profano le celebrazioni, cui tutti i cittadini sono invitati, si aprono alle 20 con la Messa e la benedizione dell'opera lignea.
Proseguiranno con la ormai tipica sagra animata dal gruppo "I Sombreros" che allieterà la serata con musiche tradizionali, prevista insieme all'offerta di stuzzichini locali bagnati da vin brulè e dalle bollicine della Franciacorta, anche la cerimonia di premiazione della "torta più grande, più bella....più buona" con l'implicito invito a mamme e nonne a cimentarsi nella preparazione di dolci ricette pronte per essere degustate dalla gente di Bornato e non, che sempre, per questa invitante occasione, affolla la piccola piazza che attornia la romiglia.
DAL GIORNALE BRESCIAOGGI DI SABATO 1 GIUGNO 2002
La pianta è vecchia di trecento anni
Bornato celebra il suo simbolo: la secolare romiglia
- di Fausto Scolari -
Bornato incastonata in una vecchia "rumelgia" fa bella mostra di sè una scultura del Cristo scolpita dallo scultore Luigi Bormetti di Ponte di Legno a ricordo del bresciano Francesco Lorandi che fu il primo a intagliare in loco una raffigurazione sacra.
La pianta è di quelle antiche. Ha circa 300 anni ed è il vanto della borgata di via Pieve Vecchia. Un'opera d'arte attorno alla quale, in onore del Cristo, la gente del luogo si raduna agli inizi di giugno. Anche stavolta, grazie all'organizzazione della Pro Loco di Cazzago San Martino e del gruppo "Il Cristo della rumelgia" i bornatesi festeggeranno oggi la ricorrenza. Le celebrazioni per il 26mo anniversario propongono, per stasera alle ore 20 la Messa e la benedizione della scultura del Cristo. Seguirà la premiazione del concorso riservato alle scuole elementari e medie. Opere tematiche che naturalmente durate la serata saranno esposte in una particolarissima mostra. Interessante anche la premiazione della torta più grande, più bella, e più buona preparata dalle massaie locali.
Per chiudere la serata in allegria, il gruppo musicale i Sombreros. Non mancheranno neppure gli assaggi di vino della Franciacorta accompagnato da stuzzichini di gastronomia locale. Gli organizzatori dell'iniziativa vogliono far diventare la festa della "rumelgia" una scadenza fissa nel panorama delle iniziative franciacortine.